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Domani nella battaglia pensa a me, Javier Marías ​

SU DI LUI 

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Scrittore spagnolo. Nato da da una famiglia di intellettuali anti-franchisti, si laurea all'Università Complutense di Madrid, è considerato uno degli esponenti più significativi della generazione contemporanea. Esordì nel 1971 con Los dominios del lobo, un romanzo atipico nel quale trasforma in opera narrativa 85 pellicole cinematografiche nordamericane visionate durante una permanenza a Parigi nel 1969. Numerosi anche i riconoscimenti ricevuti in Italia, tra cui il Premio Grinzane-Cavour, il Premio Mondello e il Premio Flaiano.

SUL LIBRO 

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Tutto comincia all'improvviso. In un appartamento di Madrid, Marta invita a cena Victor. Il marito Eduardo è a Londra per lavoro, il figlio finalmente dorme. I due, che si conoscono appena, si baciano, hanno davanti un'intera notte. Ma a un tratto, Marta si sente male. Muore in pochi minuti. Cosa fare? Nulla potrebbe essere più paurosamente casuale di quell'evento. Victor rimane impigliato nei fili misteriosi della vita della sua non-amante e ne insegue come in un labirinto i segreti, fino a scoprire a poco a poco situazioni incredibili e personaggi sfuggenti. Nessuno è quello che sembra, fantasmi e chimere hanno più consistenza delle persone in carne e ossa (il titolo del libro è tratto dal Riccardo III di Shakespeare). Marias è bravo a disseminare la vicenda di indizi e dettagli come in un giallo e mostrarci l'altra metà della vita, quella nascosta e dissimulata. Raccontandoci l'inganno e svelandone la macchina che esso mette inevitabilmente in moto, Domani nella battaglia pensa a me racconta l'illusoria realtà in cui siamo sprofondati.


LA MIA RECENSIONE : CONSIGLIATO

Un bel libro. Marìas è uno degli scrittori contemporanei che amo di più. In una scrittura originale e mai scontata, l'autore mischia bene il mistero, l'azione e le reazioni dell'animo umano. Scene che si possono quasi vedere, come fotogrammi ben a fuoco.

(gennaio 2015)


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