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Il veleno dell'oleandro, Simonetta Agnello Hornby

SU DI LEI 


Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo nel 1945. Vive a Londra dal 1972 ed è cittadina italiana e britannica. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Palermo, ha esercitato la professione di avvocato aprendo a Brixton lo studio legale Hornby&Levy, specializzato in diritto di famiglia e minori. Ha insegnato Diritto dei minori alla facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Leicester ed è stata per otto anni presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. La Mennulara, il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli nel 2002, è stato tradotto in tutto il mondo. Da allora ha pubblicato diversi libri, tra cui La zia marchesa (Feltrinelli, 2004), Boccamurata (Feltrinelli, 2007), Vento scomposto (Feltrinelli, 2009), La monaca (Feltrinelli, 2010), Camera oscura (Skira, 2010), Il veleno dell’oleandro (Feltrinelli, 2013), Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni, Feltrinelli, 2013), Via XX Settembre (Feltrinelli, 2013) e Caffè amaro (Feltrinelli, 2016). Ha inoltre pubblicato libri di grande successo legati alla cucina con una fortissima componente narrativa: Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, Feltrinelli, 2012), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello, Slow Food, 2012) e Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014). Ha anche pubblicato La mia Londra (Giunti, 2014), una guida-memoir personalizzata di Londra. Tutti i suoi libri sono stati best seller e hanno venduto in Italia più di un milione di copie. È frequente ospite alla radio, alla televisione e sulle maggiori testate giornalistiche italiane. Simonetta Agnello Hornby ha sempre cercato di legare la professione di avvocato e la sua scrittura all’impegno per sostenere le cause dei minori, delle vittime di violenza domestica e degli emarginati. Il 2 giugno 2016 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.

SUL LIBRO 

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Pedrara. La Sicilia dei Monti Iblei. Una villa perduta sotto alte pareti di roccia tra l’occhieggiare di antiche tombe e il vorticare di corsi d’acqua carezzati dall’opulenza degli oleandri. È qui che la famiglia Carpinteri si raduna intorno al capezzale di zia Anna, scivolata in una svagata ma presaga demenza senile. Esistono davvero le pietre di cui la donna vaneggia nel suo letto? Dove sono nascoste? Ma soprattutto, qual è il nodo che lega la zia al bellissimo Bede, vero custode della proprietà e ambiguo factotum? Come acqua nel morbido calcare i Carpinteri scavano nel passato, cercano negli armadi, rivelano segreti - vogliono, all’unisono, verità mai dette e ricchezze mai avute. Tra le ombre del giorno e i chiarori della notte, emergono influenze di notabili locali, traffici con i poteri occulti, e soprattutto passioni ingovernabili. Le voci di Mara, nipote prediletta di Anna, e di Bede ci guidano dentro questo sinuoso labirinto di relazioni, rimozioni, memorie, fino a scavalcare il confine della stessa morte. Simonetta Agnello Hornby mette a fuoco, con la sapienza di una immaginazione maestosa, un micromondo che pare allargarsi, con un brivido, a rappresentare i guasti, le ambizioni e le ansie di liberazione dell’universo famigliare, tutto intero.



LA MIA RECENSIONE : CONSIGLIATO


Un bel libro, scorrevole. Ci ho trovato dentro la mia Sicilia, proprio l'anima della mia terra, nel mistero dei rapporti -soprattutto familiari- sui quali si disegna la trama. E mi ha colpito lo sguardo sulla complessità umana. Ne esce, messa bene a fuoco, la percezione più comune che in fondo è come di ambiguità.






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