Il libro che mi ha tenuta sveglia due notti di fila si intitola Le parole che non mi hai detto, opera prima di Laura Messina.
È un romanzo di molte pagine e di moltissime emozioni.
Epistolare ma non proprio, o forse non solo.
Lo stile è certamente originale e si muove su piani diversi, di spazio e di tempo.
Le passioni, ma anche i dolori e le insicurezze dei due protagonisti, scorrono velocemente sin dal Prologo, scivolando sotto gli occhi rapiti del lettore.
I colori del racconto sono altalene di tinte forti, momenti di luce accecante e di buio pesto, di pioggia e di sole cocente.
Il romanzo in fondo racconta la vita che per tutti, prima o poi, è mappa che raccoglie ferite.
Quelle che si intravedono appena, a sfioro sulla superficie del "cuore di carne", e le altre che si accatastano, fino a formare spessi strati di paure.
Una storia che sembra scritta per ricordarci di cosa parliamo quando parliamo d'amore.
Consigliato? Certamente sì.
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